Area Psicologia Clinica – Il Melograno

Durante la gravidanza e nel periodo dopo parto, le modificazioni legate ai cambiamenti fisici, di ruolo sociale e di coppia sono in relazione ad un intenso e delicato processo di riassetto psicologico e di sviluppo della propria identità.

Può accadere di trovarsi in difficoltà riguardo ad alcuni aspetti dell’esperienza che si sta affrontando. Sentirsi bloccate o bloccati, sperimentare emozioni o pensieri diversi da quelli che ci si aspettava, oppure vivere difficoltà relazionali con qualche persona emotivamente vicina. Talvolta possono riaccendersi conflittualità sopite.

Il corpo è in primo piano e tutto quello che accade a livello corporeo, ha un forte impatto emotivo specialmente in questo periodo. Ostacoli al concepimento e percorsi di cura necessari, gravidanze difficili o a rischio, preoccupazioni per il parto o difficoltà a integrare la nuova immagine corporea in cambiamento, sono alcuni aspetti di un’esperienza che può far sperimentare diversi tipi di difficoltà e alcuni sintomi come depressione, ansia e attacchi di panico, disturbi dissociativi, pensieri ossessivi, disturbi del sonno, difficoltà nell’alimentazione.

Il sostegno alla madre, al padre o alla coppia offre uno spazio di sicurezza e comprensione per esplorare nuove possibilità, accompagnare i cambiamenti e rafforzare le proprie competenze e risorse.

A differenza del baby blues che può essere una manifestazione transitoria di adattamento alle molteplici novità psico-fisiche relative all’attesa e alla nascita di un figlio, la depressione in gravidanza o nel post-partum si caratterizza per reazioni sintomatologiche che compromettono lo svolgimento della quotidianità relazionale, familiare e sociale.

E’ fondamentale in queste situazioni richiedere un aiuto professionale e avviare un percorso terapeutico che coinvolga diverse figure (psichiatra, psicoterapeuta). Si può prevedere anche la presenza di un’operatrice della nascita a domicilio che supporti in alcuni momenti della quotidianità (Home Visiting)

Una valutazione del livello di sofferenza sperimentata è fondamentale per scegliere insieme il percorso di cura più idoneo.

Anche i papà e i co-genitori possono sperimentare stati di ansia e depressione, sia in gravidanza che dopo il parto, sentirsi fuori posto, in difficoltà, mostrarsi irritabili. Il benessere familiare e quello personale di ogni componente si intrecciano e influenzano costantemente.

E’ importante dar voce ai disagi delle persone che nel periodo di transizione della gravidanza e del post parto possono culturalmente essere considerate non di “primo piano” ma il cui benessere è fondamentale per la ricerca del nuovo equilibrio evolutivo di tutti i componenti della famiglia.

Si parla di tocofobia, quando la specifica ansia per il parto o la paura che si scatena al solo pensiero di dover partorire, predomina sulle altre emozioni vissute in gravidanza ed è così intensa da indurre evitamento del parto.

A volte può essere presente prima di un concepimento e influire sulla propria vita sessuale (tocofobia primaria) oppure comparire dopo un’esperienza di parto difficile (tocofobia secondaria).

Il lavoro terapeutico può essere fondamentale, così come l’accompagnamento di un’ostetrica di fiducia.

Può essere necessario uno spazio di rielaborazione del proprio parto, che dia legittimità ai propri vissuti, ne sostenga il potenziale di crescita e possa depotenziarne gli aspetti traumatici.

Può accadere infatti che si sviluppi un Disturbo Post Traumatico da Stress se la percezione rispetto al parto o ad eventuali problematiche ostetriche intervenute, sono associate a forte stress.

Questo può avere un impatto negativo sul proprio benessere psicofisico, sull’esperienza della maternità, sulla relazione di coppia e sulla relazione con il proprio bambino/bambina.

Per questo è importante prendersi cura dell’esperienza unica e intensa vissuta che potrebbe avere un peso nella quotidianità anche dopo molto tempo e sottrarre preziose energie.

L’esperienza della perdita di un figlio in qualsiasi epoca di gravidanza o dopo il parto, è un evento potenzialmente traumatico che spesso non è riconosciuto come tale sia dal contesto sociale che da quello familiare.
È possibile richiede uno spazio che accompagni l’individuo e la coppia in questo delicato passaggio di vita.

La difficoltà o l’impossibilità di avere una gravidanza possono portare a sentimenti di perdita, senso di colpa, impotenza.

Il centro offre un sostegno psicologico alle coppie che hanno deciso di intraprendere un percorso di PMA (prima, durante e dopo) e alle donne single che hanno scelto di intraprendere un percorso di genitorialità attraverso tecniche di fecondazione assistita.

Rivolta alle coppie in difficoltà, con alta conflittualità o in una fase di cambiamento.

Un sostegno nei passaggi evolutivi e critici che la coppia si trova ad affrontare come la nascita del primo figlio, la crescita dei figli, sofferenza psichica o malattia per un membro della famiglia per promuovere il cambiamento e la conquista di una nuova stabilità.

Offerta di sostegno e terapia familiare in fase di separazione o divorzio per gestire la riorganizzazione familiare in questa nuova fase per aiutare i genitori a mantenere una buona funzionalità e comunicazione come coppia genitoriale nell’interesse dei bisogni dei figli e sostenere una nuova organizzazione.

Percorso di incontri individuali che pone il focus sull’individuo e offre aiuto e supporto psicologico al singolo paziente che attraversa una situazione di disagio. È un percorso in cui imparare a gestire le proprie difficoltà attraverso la possibilità di pensare e riflettere insieme al terapeuta sulla propria esperienza.

Il suo obiettivo è offrire una opportunità di crescita e di autoconsapevolezza, per la realizzazione di sé e la conquista di un maggiore benessere emotivo e relazionale.

La psicoterapia individuale è efficace per affrontare i seguenti disturbi: ansia, panico, depressione, stress derivante da eventi o esperienze relazionali con caratteristiche traumatiche, lutto complicato, difficoltà legate alla gestione della vita quotidiana, difficoltà relazionali, dipendenza affettiva.

Sarà possibile inoltre valutare l’utilizzo del protocollo di intervento EMDR, un approccio terapeutico utilizzato per la cura dei disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.

Lavoro finalizzato a migliorare la qualità della relazione madre-padre-bambino, la qualità della regolazione affettiva ed emotiva del bambino; prevenire relazioni disfunzionali, conflittuali o problematiche, problemi regolatori nel bambino (come per esempio rispetto al sonno, all’alimentazione e al mancato accrescimento, al controllo sfinterico, a comportamenti oppositivi).
Il focus del lavoro sarà prevalentemente la relazione e non il bambino singolo o il genitore.

Sono previste sessioni di gioco intervallate con sessioni individuali con il genitore rispetto all’analisi di particolari pattern relazionali problematici o disfunzionali e i vissuti legati ad essi.

Spazio di consultazione e sostegno per coppie e genitori che si sentono in difficoltà rispetto a dei particolari comportamenti e reazioni dei propri figli o sono alla ricerca di un confronto su una particolare fase di crescita. Possono essere temi di interesse specifiche difficoltà relazionali, disturbi del sonno, disturbi dell’alimentazione, ansia da separazione, fobia scolare, aggressività e oppositività.

E’ possibile utilizzare il Video-feedback Intervention to Promote Positive Parenting and Sensitive Discipline (VIPP-SD), un intervento breve di sostegno alla genitorialità (sette incontri), rivolto alle mamme e papà di bambini da 1 a 6 anni, che utilizza le videoregistrazioni dell’interazione mamma/bambino o papà/bambino come tecnica di lavoro.

Il VIPP-SD si ispira alla teoria dell’attaccamento ed è finalizzato a promuovere sia una migliore comunicazione emotiva fra genitore e bambino che la capacità del genitore di contenere e dare regole, in sintonia con i bisogni e l’età del piccolo.

Il percorso adottivo è una strada molto complessa, attraverso cui i genitori e i figli necessitano di essere accompagnati e informati. I servizi si occupano della fase pre-adottiva ma spesso, dopo l’abbinamento, la famiglia viene lasciata sola a gestire la complessità della relazione genitori/ figli.

Un percorso post-adottivo è utile in questo delicato momento laddove il bambino è spesso impegnato in comportamenti di messa alla prova e sfida rispetto ai nuovi genitori che possono minare la stabilità e l’equilibrio familiare.

Supportare i genitori diventa fondamentale per la strutturazione di una base sicura per il bambino, accompagnare la famiglia nell’affrontare il delicato tema delle origini del bambino che devono essere recuperate, valorizzate e integrate nella storia della nuova famiglia che si sta formando.