Incontro gratuito con Agnese Pietroselli, consulente babywearing certificata.
L’incontro gratuito, che si terrà martedì 3 aprile alle ore 17:00, sarà l’occasione per:
- presentare tutti i benefici di questa pratica;
- presentare e provare le diverse tipologie di fasce e di altri supporti;
- promuovere il confronto tra mamme e rispondere alle vostre domande.
Ma che cos’è il babywearing?
Babywearing significa letteralmente “indossare i bambini”.
Partiamo da un punto fondamentale: è normale che un neonato sia dipendente dalle cure di altri adulti, in particolare dalla sua mamma, che provvedono non solo alla sua sicurezza, ma anche alla sua cura e alla sua alimentazione, perché da solo non ne sarebbe capace. Il “problema” è che questa immaturità dura molto a lungo e comprende anche un esigenza logistica: il cucciolo umano ha bisogno di essere assieme agli adulti costantemente ma non è in grado di seguirli. Viviamo in una società che ha insistito per lunghissimo tempo sul fatto che i neonati dovessero sviluppare il più presto possibile una tangibile condizione di indipendenza. Ma questa condizione non è fisiologica, non è umana.
Immaginate di trovarvi in un corpo che vi offre solo movimenti legati ai vostri bisogni primari, che non ha una sviluppata capacità visiva, che è incapace di trasportarvi all’interno dello spazio, che vi lascia in pratica alla mercé di qualsivoglia pericolo. Sapete, in modo istintivo, che la vostra vita è imprescindibilmente legata a vostra madre (o agli adulti in generale) e avete un solo mezzo per attirare la loro attenzione sui vostri bisogni: il pianto.
Il babywearing offre la possibilità di soddisfare un bisogno primario, quello che il nostro bambino ha di stare con noi. Lui non ha coscienza del fatto che nel luogo dove è stato lasciato è al sicuro, lui sa solo di essere vulnerabile, per questo pretende di “stare sempre in braccio”. Dal punto di vista di chi si prende cura del proprio bambino invece, portarlo in un supporto soddisfa due bisogni, logistico e affettivo. Portare un bimbo vi offre infatti la possibilità di fare gran parte delle attività quotidiane senza impiegare le mani, senza stancare le braccia, distribuendo il carico di peso su tutto il tronco, sulle spalle e sui fianchi in modo omogeneo mentre, allo stesso tempo, state portando con voi costantemente il vostro bambino.












