Anno 2011-2013

Un progetto per contrastare la povertà alimentare minorile, promosso da Save the Children Italia in collaborazione con l’associazione Il Melograno – Centro Informazione Maternità e Nascita di Roman l’associazione Vides Main di Torino, la cooperativa L’Orsa Maggiore di Napoli e con il contributo di Enel Cuore Onlus.

Nel corso degli ultimi cinque anni, l’Italia si è andata confrontando con un progressivo aggravamento delle condizioni di povertà ed esclusione sociale che, a seconda delle aree territoriali e dei contesti socio-demografici, hanno assunto dimensioni preoccupanti. Uno degli effetti più evidenti di questa condizione di progressivo impoverimento si è fatto sentire particolarmente sul fronte dei consumi alimentari.

Questo comporta una sempre maggiore tendenza verso uno sbilanciamento alimentare, in termini sia di malnutrizione che di sovralimentazione, con delle sensibili ripercussioni su ciò che concerne l’educazione alimentare dei minori. La povertà alimentare minorile costituisce infatti un fenomeno complesso e per sua natura multidimensionale, non causato solo dalla carenza di risorse economiche, ma connesso ad una serie di fattori molto più ampi, relativi all’organizzazione familiare e alle capacità genitoriali, all’accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di base, alla qualità dell’ambiente e dei rapporti sociali.

Il progetto, che ha preso avvio lo scorso novembre per concludersi ad ottobre 2013, intende approfondire la conoscenza di questa tematica, ancora ben poco indagata in Italia, sensibilizzare gli specifici attori coinvolti e contribuire a migliorare sensibilmente il regime alimentare dei minori in condizioni di deprivazione, intervenendo sui fattori che sono alla base della condizione di povertà alimentare da loro sofferta.

Punto focale dell’intervento vuole essere l’empowerment delle mamme, allo scopo di renderle soggetti attivi del processo di miglioramento della cura dei propri figli, della gestione delle risorse economiche e dell’emancipazione del nucleo familiare dalle condizioni di deprivazione. Allo stesso tempo, i bambini possono giocare un ruolo di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi, partendo dall’acquisizione di una piena consapevolezza del problema, fino all’assunzione di un ruolo attivo nella sensibilizzazione verso le famiglie e verso i coetanei (peer education).