È violenza ostetrica (i.e. violenza nel parto) ogni pratica, spesso non supportata da evidenze scientifiche e oltretutto dannosa, che non metta al centro la salute fisica, psichica e relazionale della madre e del nascituro. Salute, benessere e sicurezza della donna e del bambino nel parto devono essere dei valori assoluti.
La violenza nel parto, dal mondo antico ai nostri giorni
Mercoledì 23 maggio 17:30
Evento gratuito presso la Casa Internazionale delle Donne
In collaborazione con Vita di donna
La nascita del proprio figlio è uno dei momenti più intimi e belli della vita di una donna. Un momento intenso e delicato, carico di emozioni, attraversato da sentimenti contrastanti e dalla consapevolezza del profondo cambiamento che si sta vivendo. Nulla sarà più come prima: il parto segna il passaggio ad una nuova fase della propria vita, l’apertura alla nuova dimensione di madre del proprio bambino. E le modalità in cui si vive questo passaggio lasciano la loro impronta indelebile.
Durante la nostra attività abbiamo incontrato e continuiamo a incontrare tante donne che hanno vissuto il parto come una vera e propria violenza: donne che hanno sofferto per un atteggiamento freddo e giudicante o per la completa solitudine in cui sono state lasciate; tante altre che raccontano manovre, procedure, interventi che hanno subito senza sapere perché o senza alcuna giustificazione medica accettabile. Nei loro racconti c’è rabbia e frustrazione e, alle volte, una rassegnata accettazione.
Intorno a questi vissuti c’è sempre troppo silenzio ed è per questo che abbiamo organizzato questo evento che abbiamo voluto intitolare “La violenza nel parto, dal mondo antico ai nostri giorni”.
Programma evento
- Introduce Patrizia Prosperi Porta, Presidente Associazione Il Melograno di Roma
- 17:30 Nadia Filippini presenta il suo libro: “Generare, partorire, nascere” Il volume ricostruisce la storia del parto e della nascita in Occidente dal mondo antico ai nostri giorni, analizzandone i cambiamenti più significativi. In un per-corso appassionante ripercorre una storia tutt’altro che lineare od omogenea; densa di permanenze e di trasformazioni; di confronti, scontri, conflitti. Uno strumento indispensabile per comprendere la complessa realtà del presente anche riguardo all’aborto, così spesso usato come argomentazione per control-lare e disciplinare il corpo delle donne.
Dialogo con Nadia Filippini, storica, Maria Luisa Boccia, filosofa, Gabriella Pacini, ostetrica. - 19:00 Monologo teatrale di Gabriella Pacini, con Laura Nardi e regia di Amandio Pinheiro: “Il mestiere più antico del mondo”. Il mestiere più antico del mondo, la prostituzione? Il primato si declina sempre al femminile, ma è l’ostetrica ad averne la supremazia. Non una donna che vende il suo corpo al maschio ma una donna che dovrebbe aiutare e sostenere le altre donne nel parto.
La professione dell’ostetrica nella cultura patriarcale: scheda artistica dello spettacolo.
Prenotazioni
L’evento è gratuito ma è richiesta la prenotazione, potete prenotare direttamente tramite i nostri recapiti: