Voglia di parto, di Verena Schmid
In occasione dell’uscita del suo ultimo libro il Melograno Roma ha voluto invitare l’autrice per una conferenza di presentazione aperta e tutti (mamme, coppie, giornalisti, professionisti del settore e operatori della nascita) e gratuita.
L’intento di questo libro è, secondo le stesse parole dell’autrice, quello di “restituire significato alle doglie del parto e, nello stesso tempo, offrire strumenti di contenimento e di riduzione del dolore al suo minimo fisiologico”.
All’interno di un dibattito aperto da tempo, Verena Schmid si pone in maniera particolare in quanto, durante tutta la trattazione del libro, l’autrice non cerca mai né di esaltare il dolore né di demonizzare l’analgesia tramite farmaci, piuttosto cerca di “riempire quel vuoto che esiste tra parto medicalizzato e parto “senza niente”, che spesso avviene in condizioni difficoltose”.
L’obiettivo finale dello studio è quindi di aprire una cosiddetta “terza via” attraverso l’analgesia o ipoalgesia fisiologica: un tipo di analgesia che, invece di basarsi esclusivamente sulle risorse della farmacologia, si basa sull’incremento delle risorse endogene della partoriente e può essere complementare a entrambe le forme di parto, quello naturale e quello medicalizzato.
L’evento
L’incontro darà la possibilità a Verena Schmid di presentare il suo ultimo lavoro, a tutti di condividere le proprie esperienze in materia e infine, per gli addetti al settore, di approfondire la ricerca di chi sta dedicando la sua vita ad approfondire i principi della salute nella nascita.
L’incontro, che ricordiamo sarà gratuito, si terrà venerdì 27 aprile dalle ore 17:00 presso la Casa Internazionale delle Donne: è richiesta la prenotazione.
Nota sull’autrice
Verena Schmid, ostetrica dal 1979, è docente attiva a livello internazionale, autrice di numerosi libri, mamma e nonna. Per 25 anni ha assistito le donne in continuità assistenziale e nei parti a domicilio. Dal 1988 si occupa di formazione delle ostetriche. Nel 1993 ha fondato la rivista D&D, il giornale delle ostetriche, e nel 1996 la Scuola ElementaLe di Arte Ostetrica a Firenze. Insegna in numerosi paesi e in un master presso l’Università di Salisburgo la «Salutofisiologia in ostetricia», un nuovo paradigma di assistenza da lei stessa formulato. Nel 2000 le è stato assegnato il premio internazionale Astrid Limburg per la promozione dell’autonomia dell’ostetrica e del parto naturale.