Il 17 Novembre è stata la Giornata Mondiale dedicata ai Bambini e alle Bambine Nati Prematuri. Condividiamo, per questa occasione, l’articolo di una nostra operatrice del Melograno di Roma, Carmen Rizzelli, “L’ Empowerment e il Sostegno Psicologico dei genitori nella nascita prematura” .
“In Italia, le stime della Società Italiana di Neonatologia indicano che nel 2016 sono nati 32 mila neonati prima della 37esima settimana di gestazione. La maggior parte dei bimbi prematuri nasce dopo la 32a settimana e circa l’1% nasce gravemente pretermine prima della 32a settimana. I bambini/e venuti al mondo prima del termine della gravidanza (40 settimane) possono incontrare maggiori difficoltà di adattamento alla vita extrauterina e incorrere nei rischi di complicanze rispetto al loro stato di salute, in particolare se il parto è avvenuto in epoca molto precoce. I piccoli prematuri vivono una anticipata interruzione del contatto con la mamma e hanno bisogno di continuare il proprio sviluppo al di fuori dal ventre materno nei reparti di terapia intensiva neonatale.
Per i bimbi e le loro famiglie la TIN diventa la propria casa, una terra di confine in cui si è sospesi tra la speranza della vita e la paura della morte, in cui la dimensione del tempo si dilata e ogni secondo, minuto e ora è prezioso; in cui la propria vita si ri-organizzaintorno alla priorità rappresentata dal/la proprio figlio/a. L’attenzione alla sua salute, alla sua crescita, alla sua sopravvivenza e la preoccupazione per le crisi cardiocircolatorie e respiratorie e per il peso sono centrali e costanti per tutta la degenza. La TIN è il luogo e il tempo in cui ci si conosce genitori per la prima volta o nuovamente (in una autoimmagine ammaccata dall’evento) di quel figlio o di quella figlia molto piccoli e fragili. La TIN è anche un luogo di incontro e di relazione con gli operatori sanitari impegnati nella cura del/la proprio/a figlio/a e con le altre mamme e gli altri papà, le cui storie si somigliano, si intrecciano e con i quali si condivide un pezzo indimenticabile della propria vita. Grazie ai progressi della cura e dell’assistenza neonatale e all’attenzione sempre maggiore che viene data alla “care” del neonato e della sua famiglia, il tasso di mortalità per i neonati prematuri, anche di peso inferiore ai 1500 grammi, è nel nostro Paese tra i più bassi al mondo[2]. Tuttavia e purtroppo non tutti i bimbi nati pretermine tornano a casa con i propri genitori. In tutte queste situazioni, in cui la nascita diventa un momento critico e traumatico anche luttuoso, i genitori hanno bisogno di un sostegno psicologico e sociale e di accompagnamento per elaborare l’intera esperienza sia in reparto che dopo il ricovero. (…).”
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